Invogliati dalla gran quantità di neve ma titubanti davanti ad alcuni itinerari per pericolo distacchi scegliamo il monte Croce per un’uscita che si rivelerà molto azzeccata. Arriviamo a Palagnana prima dell’alba, il freddo è pungente, siamo io Lorenzo e Andrea. Cerchiamo di arrivare più su possibile con la macchina ma dopo che Lorenzo si è intraversato prima della chiesetta torniamo indietro e parcheggiamo infondo. Facciamo una prova ARVA , calziamo subito le pelli alla chiesa e partiamo su per le piane che ci portano alla Casa del pastore, incredibile l’innevamento e il panorama. Il Piglione fa capolino alla nostra sinistra durante la risalita e si possono notare alcune slavine di fondo sul ripido versante Nord Est. Risaliamo per i pendii a tratti ripidi a tratti dolci fino a sbucare fuori dalla zona arbustiva la neve è polvere tranne che per qualche tratto sulla cresta che è dura. Arrivati alla croce il panorama è a 360° mozzafiato, mai visto un’innevamento del genere, la pania è un cono bianco, quasi si potrebbe discendere direttamente nella costa pulita dalla croce tanto consistente l’innevamento. Scattiamo foto, poi ci attrezziamo per la discesa, scenderemo sul versante Nord nord est che guarda la Garfagnana poi risaliremo per ridiscendere a Palagnana. La neve è tanta, saggiamo la consistenza e decidiamo di scendere uno per volta a intervalli lunghi. Parte Andrea, i dubbi che ci fossero alcune placche scompaiono quando la polvere lo fa scomparire ad ogni curva che fa, arrivato un bel pezzo in basso si fa da parte e ci fa cenno che il prossimo può scendere, parte Lorenzo e dopo circa 5 minuti scendo io con la split. La neve è perfetta la pendenza ottima, questo versante per niente frequentato è bellissimo e selvaggio. Arrivati in fondo all”inizio del bosco ci accingiamo a ripellare ma per me c’è una brutta sorpresa, la colla delle pelli si è congelata e non si attaccano più, dovrò risalire a piedi e con questa quantità di neve è un grosso problema. Sprofondo a volte fino al linguine, la fatica è tanta, cerco di trovare punti con neve più dura ma niente. E’ un freddo cane, siamo all’ombra, piano piano risalgo e finalmente arrivo al sole dove la neve è leggermente più compatta. Passo dopo passo sprofondando a più non posso arrivo finalmente alla croce dove mi aspettano Lorenzo e Andrea. Mangiamo ancora qualcosa e io mi riprendo un pò dalla fatica immane. Appena pronti ci buttiamo in una discesa sugli aperti pendii assolati su una neve ancora una volta fantastica, incredibile. Curva dopo curva arriviamo alla chiesetta e da li ancora sciamo in mezzo quasi alle case fino ad arrivare sulla strada che ci porta a Palagnana. Da li possiamo ammirare le nostre curve su quella neve eccezionale, fantastico.  Che giornata, io sono esausto ma anche gli altri non sono da meno. Quantità e qualità di neve eccezionale, girnata al TOP! Ovvio che mi comprerò subito un paio di pelli di riserva da tenere nello zaino d’ora in poi.